giovedì 17 giugno 2010

Pacchetto sicurezza e libertà d'opinione in Italia

Il Senato italiano, in data martedì 15 giugno 2010 ha approvato il "pacchetto sicurezza" (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet".

la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando
l'articolo nr. 60 del Ddl 733. Il senatore in questione non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della"Casta".

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino
dovesse ninvitare attraverso un blog a disobbedire (o semplicemente criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche
se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione
dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto
l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di
connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti
di filtraggio necessari a tal fine.

L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine
di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una
sanzione amministrativa pecuniaria da euri 50.000 a euri 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine
pubblico o all'odio fra le classi sfocia li.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di
ricerca da tutti i link scomodi per la Casta !

In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per
bloccare in Italia i social network e *tutti i blog* ( come tsmagazine )che al momento rappresentano in Italia l'unica vera informazione non condizionata, non censurata e neanche finanziata dallo Stato( come tsmagazine ).

Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euri di risarcimento.

Il nome di questa media company, guarda caso, è Mediaset.

Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del
tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione
contro la pirateria digitale e multimediale che tra p oco meno di 60
giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia,
questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il
progetto del Governo di normalizzare con leggi di repressione internet e
tutto il istema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si
riesce a dominare.

Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con
buoni spesa!

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in
Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

Oggi, oltre a tsmagazine gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.

Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare
le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera
informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa
un problema dialettico.

fonte : email

Italiani : imparate a votare..

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