il bisturi intelligente che fiuta i tumori
Progettato da un ricercatore ungherese evita ai chirurghi di lasciare tessuti malati sul malato
Ci mette appena tre secondi a riconoscere le cellule tumorali e a
comunicarlo al chirurgo. E lo fa con un'accuratezza del 100%. È stato
battezzato «iKnife», il «l'elettrobisturi intelligente». Lavora più o
meno come fanno i segugi e scova il tumore del tessuto «cattivo» che via
via polverizza con il calore. Un aiuto non da poco per i chirurgi
perché la rimozione chirurgica di un tumore è un processo molto delicato
e il rischio che parte del tessuto malato non venga asportato e possa
quindi provocare una nuova diffusione è reale. Lo strumento, dotato di
uno spettometro di massa, è stato ideato da un chimico ungherese, Zoltan
Takats dell'Imperial College di Londra.
LA SPERIMENTAZIONE - L'annuncio è stato pubblicato qualche giorno fa sulla rivista Science Translational Medicine.
Le prime sperimentazioni su 91 pazienti hanno dato esito positivo e
partiranno adesso altri test che coinvolgeranno pazienti in tre ospedali
londinesi, il St Mary, l'Hammersmith e il Charing Cross. Il bisturi
intelligente è capace di riconoscere se si tratta di tessuto benigno o
no, eliminando in molti casi il passaggio della biopsia per l'analisi
dei tessuti, perdendo così ulteriore tempo nella diagnosi e nella cura.
fontre : corriere.it
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