sabato 17 marzo 2012

Riflessioni sul fiorentino Dante Alighieri

''Dante ha sempre scatenato grandi passioni anche perche' lui stesso era un uomo di grandi passioni. Il testo di Dante che e' onnicomprensivo di tutta la cultura del Medioevo e contiene percio' anche elementi datati, ma dal contenuto eterno.
Io capisco certe reazioni ma sono le stesse reazioni che possono esserci a volte di fronte al Magistero della Chiesa''. Cosi' il presidente della Commissione di Arte Sacra della diocesi di Roma e compositore che ha musicato la Divina Commedia, commenta alla Radio la richiesta del gruppo 'Gherush92' di bandire l'opera del sommo poeta dalle scuole perche' ritenuta razzista.

''Non c'e' intolleranza nella Divina Commedia. Basti considerare che Dante, in pieno periodo di crociate, mette il Saladino tra gli spiriti magni del Limbo oppure grandi autori come Avicenna o filosofi del mondo arabo non nell'Inferno ma proprio in quel Limbo insieme ad altri uomini
dell'Occidente.

Io credo che Alighieri davvero - sottolinea il Ravasi - e' un nodo di pregio che unisce le culture. Perche' in lui poesia, cultura, storia e umanita', nel senso piu' alto del termine, si incontrano''. 'Credo che chi vorrebbe bandirlo - prosegue - non conosca davvero Dante e non
abbia letto davvero il poema. In modo strumentale e con un po' di superficialita' si colpisce la cultura nei suoi aspetti cosi' sublimi, come e' il caso di Dante. E' facile accusare di omofobia Dante ma bisognerebbe allora accusare di omofobia l'intera cultura dell'Occidente. E' interessante peraltro constatare con quanta attenzione umana Dante guarda alle anime del Purgatorio o ai dannati. E quanta compassione esprime nei confronti di grandi peccatori. L'incontro con loro lo porta davvero alla commozione. Non e' dunque pensabile usare dei criteri contemporanei di fronte al mondo medievale''.

fonte : asca.it

Nessun commento: