mercoledì 18 gennaio 2012

Castellieri di Trieste, presenza celtica, testimoniata anche da Giulio Cesare ( gens Giulia)

Quando le giornate sono corte e fredde, e la natura sembra ormai addormentata, nella serata del 5 gennaio si festeggia il solstizio d’inverno con l’accensione di grandi fuochi.

Nel corso degli scavi eseguiti nel castelliere di Redipuglia intorno agli anni '30, furono rinvenuti sei bronzetti di figura umana stilizzata rappresentanti uomini e donne in atteggiamento di offerenti, databili tra 2400 e 2500 anni fa.
I castellieri di Trieste sono ancora più antichi.

Non si sa a quali divinità fossero dedicati, in quanto in questo periodo il castellieri di Trieste era abitato da una tribù di Celti. Successivamente, con le invasioni celtiche, si ebbero i primi dèi pagani di cui ci è noto il nome.
Giulio Cesare ( nativo delle terre vicine a Trieste - gens Giulia) afferma chiaramente che i Celti erano molto religiosi: “Natio est omnis Gailorum admodum dedita religionibus” (trad.: ‘Tutta la popolazione gallica è molto dedita alle religioni”).
Il dio più ricorrente è Lug, con funzioni sacerdotali e militari, che i Romani equipararono a Mercurio; associati a questo dio c’erano gli dèi Dagda e Ogmios: Dagda rappresentava l’aspetto luminoso, mentre Ogmios era il dio che guidava le anime nell’Aldilà.

Questa triade di dèi però trovò poco seguito nelle successive popolazioni di origine latina a differenza di un altro dio, chiamato Beleno. Il dio Beleno è un dio Solare, paragonabile ad Apollo;

Successivamente le divinità furono coesistenti coi dei e le dee grecoromane come tstimoniato dai templi a Giunone e Giove presenti sull'acropoli del colle di san Giusto, vancor'oggi visibile pur la presenza della cattedrale costruitaci sopra dopo l'anno 1000, ( prima chiesa cristiana dell'area, edificata ben 500 anni dopo le chiese nel resto dell'impero) a testimonianza della riluttanza della gens Julia al nuovo culto monoteista.

Dopo l’avvento del Cristianesimo, con il passare del tempo, il culto del dio Beleno fu sostituito per editto costantiniano da quello cristiano. Sappiamo infatti che due festività erano dedicate a questo dio: nella prima, quella cioè del solstizio estivo, venivano e vengono comunque accesi dei falò propiziatori. Bora permettendo.

Intorno al 400 a. C. le tribú dei Carno-Celti -chiamati Galli dai Romani e poi passati alla storia con l’appellativo di Carni, entrarono ufficialmente nella zona oggi chiamata Carnia, stabilendosi .

 Ma veniamo a Trieste, la già nota Tergeste romana. E’ stato ipotizzato che il suo etimo derivi ancor prima dalla parola celtica “Terges”, che significa “mercato”, e ciò già potrebbe far presumere un’origine celtica prima ancora che romana. In effetti, visto i numerosi commerci che i Celti avevano con tutti paesi a noi confinanti, è un’ipotesi da non scartare.
….. ma ecco una curiosità:
uno dei vari misteri sui Celti a Trieste, è quello dell’anfiteatro (naturale?) meglio conosciuto come “Dolina Celtica”, situata a Basovizza dove purtroppo, nemmeno la prova con il carbonio 14 è riuscita ad attribuirne la datazione certa né risalire alle sue origini. Ma…, su di una pietra del sito (ancora presente ma non facilmente individuabile), è stata trovata un’incisione raffigurante un guerriero celtico (!),

Il mistero continua.

1 commento:

Unknown ha detto...

Giulio Cesare nacque a Roma e non nelle terre vicine a Trieste!!!! Forum Iulii, l'attuale Cividale prese il nome latino in onore di Giulio Cesare. Informatevi prima di sparare cazzate.