La tutela dell'ambiente non è in discussione, i rifiuti si gettano nei contenitori per l'immondizia, ma..
La raccolta differenziata di carta e metalli per me non è cosa nuova. Sin da giovanissimo con i miei genitori si riciclava la carta in casa e la si portava a vendere in un centro di raccolta nel rione di S. Giacomo a Trieste. Certo si raccoglievano pochi soldini ma per noi , all’epoca bambini, erano comunque tanti soprattutto perché così “salvavamo la carta da incenerimento e proteggevamo gli alberi”.
Questo significa che da sempre la carta ha un valore e un mercato.
Crescendo raccoglievo anche i metalli e portavamo pure rame e alluminio ( lattine, foglio d’alluminio per alimenti ( da evitare, l’alluminio a contatto con alimenti è tossico ), i tubi di piombo che toglievamo dal muro durante i lavori di manutenzione di casa..
Questo significa che pure i metalli hanno un valore e un mercato
Le bottiglie di bibite e acqua una volta consumatone il contenuto, le riportavamo al negozio o al supermercato e ci rimborsavano il “vuoto”.
Questo significa che anche il vetro usato ha un valore e un mercato.
Poi col tempo quel centro è stato chiuso, non ne sono motivi e modalità, ma so che quel centro non esiste più.
Il vetro non lo ritira quasi più nessuno.
Ora ci sono contenitori ingombranti di vario colore, prima erano in plastica ma con la Bora se ne andavano in giro, ora sono di metallo , enormi e portano via parcheggi. Senza dimenticare che vengono svuotati alle ore più disparate.
La carta o il cartone che compriamo, specie se imballaggi, fa parte del costo complessivo di un bene che acquistiamo, si perché il cartone, il polistirolo ecc che proteggono il bene lo paghiamo, non è “omaggio” del produttore del bene. Incide per almeno una determinata percentuale del costo del prodotto.
Pertanto ipotizziamo che se acquistiamo un televisore e lo paghiamo 500 euri, almeno 5-10 euri sono il valore del cartone, del polistirolo ecc.
E dopo il periodo utile in cui lo conserviamo per l’eventuale reso al venditore per difetto ecc, cosa ne si fa di quel cartone e di quel polistirolo ?
Lo si regala. Si perché introducendolo nel contenitore lo si regala. Anzi, lo si regala e si paga perché lo vengono a ritirare..La materia prima, plastica, carta, metalli è di chi l'acquista, ma in futuro sarà obbligatorio smaltirla tramite "donazione" inserendola nell'apposito contenitore per il riciclaggio. e se no si verrà pure multati. ( ??? ma siamo pazzi ?)
In pratica è come regalare 5-10 euri a fondo perduto al primo che passa, solo se rigorosamente vestito firmato, e lo si paga pure per il disturbo di accettare il danaro.
Lo stesso avviene per plastica , vetro, lattine ecc.
Il riciclaggio dovrebbe essere a carco delle aziende che lo smaltiscono ( leggasi rivendono ); ci sono città all'estero che al momento dell'inserimento nel contenitore, il materiale viene pesato e in proporzione, viene creato un'accredito da scalare sulle tasse rifiuti. ( vedi immagine)
Esistono ancora centri che acquistano carta, vetro, metalli; forse ne esistono di produttori di acqua, bibite ecc che ritirano il “vuoto”, qui a Trieste non so ma in Austria, Germania e Slovenia certamente.
Cosa dire :
la carta, il cartone e tutti i rifiuti NON nocivi e/o NON inquinanti d'inverno sono utili nella stufa;
evitate di acquistare prodotti il cui contenitore non è riutiulizzabile.
Nel momento dell' acquisto accordatevi col venditore per il riaquisto da parte sua dell' imballaggio ( se cercate trovate chi lo fa, anzi)
In completamento
F.M. Tsmagazine©2011
1 commento:
http://www.borsa-metalli.it/
avete ragione su borsa metlli ci sono le valutazioni.. quanti soldi gli regaliamo..
Likky
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