martedì 6 dicembre 2011

Assange: "tutti sapiati o comunque spiabili. Italia compresa. Chi ha Iphne, Blackberry e usa Gmail è fregato.

Il fondatore di Wikileaks: "Decine di aziende vendono ai governi sistemi in grado di controllare le comunicazioni. Chiunque abbia uno smartphone o un cellulare può essere controllato facilmente. e il business vale miliardi di soldi"

Siamo tutti spiati, o quantomeno tutti spiabili: e con grande facilità. A rivelarlo è stato ieri il fondatore di Wikileaks, J.Assange, che in una conferenza stampa a Londra (dove si trova in attesa di una sempre più probabile estradizione) ha detto: "Chi di voi ha un iPhne? Chi un Blackbery? Chi usa Gnail? Beh, siete tutti fregati". L'inchiesta è stata chiamata SpyFiles.

Wikileaks, in collaborazione con il Bureau of Investigative Journalism (BIJ) e Privacy International, un'organizzazione britannica per il rispetto della privacy, ha scoperto che 130 aziende private, basate in 25 Paesi (Italia inclusa, con la Hacking Team), offrono a governi, servizi segreti e privati "tecnologie capaci di monitorare email, sms e telefonate di un'intera popolazione". E se quei sistemi, continua Assange, finiscono nelle mani di qualche regime sanguinario, essi possono essere letali "quanto un proiettile".

"Società di sorveglianza come l'americana SS8, l'italiana Hacking Team, o la francese Vupen", ha detto Assange, "producono virus trojans in grado di assumere il controllo di computer e cellulari - incluso iPhone, Blackberry e Android - registrando ogni uso, movimento e persino immagini e suoni della stanza in cui si trovano": di fatto, ogni cellulare diventa "una microspia che in più è anche in grado di telefonare".

"Spero", ha concluso il leader di Wikileaks, "che la pubblicazione di questo materiale faccia capire che tutti siamo spiati. Non è una minaccia teorica, che può verificarsi in un remoto futuro: sta accadendo oggi, e coinvolge ognuno di noi".

fonte : gqitalia.it

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