L'annuncio arriva direttamente da Mark Shuttlework nella conferenza di Orlando dedicata ad Ubuntu. La versione di Linux più popolare si sta preparando per arrivare su tablet, smartphone, televisori e addirittura sistemi per auto; lanciata nel 2004, sembra che Ubuntu stia passando anche un momento di incertezza, di fronte ad un mercato che non cresce più di tanto e che, ora come ora, trova ancora Windows fortissimo e Mac OS X ancora in crescita con la vendita dei Mac.
Il futuro di Ubuntu potrebbe quindi giocarsi su altri devices, per espandere la sua presenza e soprattutto per poter fornire una soluzione opensource in diversi contesti: dai Tablet fino ai dispositivi per automobili. Ubuntu include già diversi componenti che supportano la gestione touch e un approccio mobile al sistema, tuttavia la data del 2014 appare veramente eccessiva.
Android è il vincitore assoluto al momento, con il più alto market share e un numero sempre in crescita di dispositivi attivi, iOS di Apple cresce ugualmente, anche se in numero inferiore, e ben presto Microsoft porterà sul mercato il suo nuovo S.O., oltre a diffondere il suo S.O. telefonico con la collaborazione di Nokia. Siamo solo nel 2011 e appare davvero irrealistico pensare che nel 2014 vi sarà ancora spazio per una soluzione alternativa, quando il mercato sarà totalmente invaso da queste soluzioni e possibilmente da nuovi competitors pronti già oggi.
La versione 11.10 di Ubuntu porta con se Unity, la nuova interfaccia di Ubuntu, apprezzata con alti e bassi dalla stessa comunità di utenti. Eppure sarà questa a porre le basi per lo sviluppo delle versioni per i restanti dispositivi. Per i produttori ci potrebbe sicuramente essere interesse in una versione open source di un sistema operativo per tablet e per televisori, ma fra due anni Android potrebbe essere già una parte corposa del mercato.
Shuttlework ha spiegato che Android è al momento la sua principale preoccupazione, ma vede molte possibilità ancora per Ubuntu, soprattutto dalla collaborazione con gli ISV e con altre realtà che oggi non vengono raggiunte da Google o da Apple. Per Ubuntu nel frattempo si fa avanti la possibilità di guadagnare terreno grazie al supporto dei processori ARM, ma sappiamo bene che anche Microsoft sta lavorando in questa direzione!
fonte : hostingtalk.it
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