sabato 8 maggio 2010

Climagate la realtà sulla menzogna di una responsabilità umana sul clima terrestre

www.tsmagazine.co.uk - - -
“Climagate” : la truffa/bugia del riscaldamento globale di natura antropogena.

La Terra invece, si sta nuovamente avviando verso un lungo periodo di freddo intenso.

Si è giunti infine a smascherare la deliberata menzogna del riscaldamento globale antropogeno ( causato dall’ uomo nota tsm), architettata da alcuni fra i più eminenti scienziati a livello mondiale. Quando, in data 17 novembre 2009, un hacker si è introdotto ini un pc utilizzato dal CRU ( Unità Ricerche Climatiche ) dell’ Università dell’ Est Anglia, in cui è archiviato uno dei quattro set di dati mondiali riguardanti la temperatura globale e ha quindi divulgato in rete un file di 160 Mb compresso in 61 Mb, contenente dati sul cambiamento (?) climatico, l’esito ha posto la scienza, così come viene gestita nel XXI secolo , sotto una luce assolutamente disdicevole. Invero, il controverso giornalista australiano Andrew Bolt ha etichettato l’imbroglio con “ il più grande ( imbroglio) della scienza moderna”. ( http://blogs.news.com.au/hereldssun/andrewbolt/)
Proprio così. Lo scrittore britannico Christopher Monckton, consulente politico nonché pari per diritto ereditario, si è spinto oltre, sino a etichettare gli scienziati implicati come “piazzisti”, profittatori e truffatori - “truffatori che hanno perpetrato i loro crimini a spese dei contribuenti britannici e statunitensi”. (http:// tinyurl.com/yezd99m ) ( In Italia a parte qualche testata che ha resa pubblica la questione più come un attacco hacker che come bugia sul falso surriscaldamento, vi risulta che alcuno abbia commentato a dovere ? nota tsm )
Monckton ha deferito gli scienziati al Garante britannico della Libertà di informazione, inoltrando la richiesta di indagare sui loro reati e, qualora ritenuto opportuno, intentare giudizio.

Il CRU ( Unità Ricerche Climatiche ), costituito nel 1972, collabora con il Met office Hadley Centre, Centro britannico, nel fornire le informazioni sulla temperatura globale; ora è stato colto a promuovere intenzionalmente una menzogna.
Fra le 1,079 emails e i 3,000 documenti scaricati dal pc del CRU dall’ hacker, alcuni dei quali stilati da eminenti climatologi, si trovano palesi riscontri di cospirazione, collusione e distruzione potenzialmente illecita di informazioni imbarazzanti, nonché di un’organizzata opposizione alla divulgazione, ammissioni di pecche nelle loro argomentazioni e manipolazione dei dati.
In una email, in data 16 novembre 2009, il professore Phil Jones, direttore del CRU, ha scritto : “ ho appena portato a termine lo “stratagemma” di Mike*1 di aumentarte le reali temperature a ciascuna serie per gli ultimi 20 anni ( vale a dire al 1981 in avanti ) e dal 1961 quello di Keith*2 per occultare il declino. (http:// tinyurl.com/ylyrrrk).

*Nota 1: “Mike” è il climatologo Michael E.Mann della Università statale del Michigan, che se ne venne fuori col famigerato grafico delle temperature a “ bastone da hockey”; il trucco della “Natura” fa riferimento a un documento di Mann et al. , pubblicato nel numero del 23 aprile 1998 della rivista Nature , che aggirò un problema relativo al modo cui solitamente vengono illustrate le temperature.
*Nota 2 : Keith è il dendroclimatologo professor Keith Briffa, vicedirettore del CRU e autore principale di un documento chiave sui dati rilevati dagli anelli degli alberi, anche lui nel numero 12 febbraio 1998 sempre di Nature.

Tale email conferma che i riscontri sono stati alterati a favore di un presunto cambiamento climatico e presunto riscaldamento globale di natura antropogena. Messo di fronte a tale dichiarazione, Jones ha negato di aver manipolato i dati, insistendo sul fatto che il suo commento è stato frainteso. Ha affermato di aver utilizzato il termine stratagemma per significare una cosa astuta da farsi. Da allora Jones non ricopre più l’incarico di direttore e al contempo è in atto un riesame indipendente delle asserzioni.
Altro soggetto coinvolto nello scandalo è il dott. Kevin Trenberth, capo della sezione di analisi climatiche del NCAR ( centro nazionale per ricerche atmosferiche ) di Boulder, Colorado, SuA. 102 sue emails sono state postate in rete.
In una di queste, datata 12 ottobre 2009, Trenberth avrebbe scritto:” il fatto è che al momento non siamo in grado di spiegare il mancato riscaldamento, il che ha del parodistico” (http:// tinyurl.com/yktuwsg). Chiara ammissione che il primo sostenitore del presunto “riscaldamento globale” non disponeva di alcuna prova concreta a sostegno delle sue asserzioni.
Quando tuttavia , gli è stato chiesto di commentare la vicenda, ha di fatto asserito che l’hackeraggio si era verificato affinché gli scettici avessero l’opportunità di scardinare il consenso scientifico sui cambiamenti climatici di natura antropogena!.. Da che pulpito..
Le informazioni trapelate dal CRU non sono le uniche.
In anni recenti sono emersi analoghi rapporti su metodologie non scientifiche adottate dalla NASA.
Quando il critico del presunto riscaldamento globale, Stephen McIntyre ha rilevato gravi errori nei dati della temperatura del Goddard Institute for space studies ( GISS) della NASA, con l’esito di scalzare la conclusione che fosse in atto il riscaldamento globale, alcuni seguaci di quest’ultimo hanno prontamente sottolineato che nel grande schema delle cose take errore risultava comunque irrilevante. (http:// tinyurl.com/yd5xb6z ).
Tuttavia, il fisico dell’ atmosfera professor Fred Singer, ha ricapitolato le reali conseguenze di tale errore : “di recente presso il Goddard Institute for space studies ( GISS) della NASA, si è verificata una modifica dei dati sulla storia del clima, la quale altera drasticamente il dibattito sul presunto riscaldamento globale. Non di meno tutto questo è trapelato in assenza di qualsiasi annuncio ufficle da parte del capo del GISS, James Hansen, ed è rimasto non segnalato sino a quando Steve McIntyre di Climate Audit lo ha scoperto in data 11 agosto 2007”.(http:// tinyurl.com/3xwmdg )

Invero laddove i sostenitori del riscaldamento globale antropogeno sono lesti a sfruttare qualsiasi anomalia atmosferica del cambiamento climatico quando si trovano di fronte alle critiche concernenti una metodologia non scientifica, se una vera e propria frode scientifica, sono altrettanto lesti a sostenere di essere le vittime di una gigantesco complotto..

Al Gore e gli orsi polari

Il succo della questione è che il “consenso” sul riscaldamento globale verte sulla evidente collusione fra scienza, politica e media nella diffusione di un “mito” moderno : la responsabilità del genere umano per il riscaldamento globale.
Anche se fosse, in realtà la scienza non è in grado di provarlo.
La fotografia di due orsi polari abbarbicati sopra un iceberg in fase di scioglimento, è diventata una delle immagini più durevoli di questa campagna, utilizzata dall’ ex vicepresidente degli SuA Al Gore, nel corso delle sue conferenze relative a “Una scomoda verità” per sottolineare il pericolo in cui già si trova il mondo.
La giornalista Carole “C.J.” Williams ha riferito che la foto venne scattata nell’ agosto 2004, a poca distanza dalle coste dell’ Alaska, da Amanda Byrd, all’ epoca studentessa di biologia marina. ( http://newswithviews.com/williams/carole7.html)
Come Amanda Byrd tiene a sottolineare, gli orsi non erano in pericolo di vita, in quanto si trovavano davvero vicini alla costa ( sono capaci di nuotare per 100 miglia marine ).
Invece che gli orsi, la studentessa era maggiormente interessata al “ghiaccio scolpito dal vento”. In seguito, però, l’immagine venne copiata da un altro membro del gruppo e di conseguenza consegnata a Environment Canada, per poi essere adottata con entusiasmo dalla macchina della propaganda dei warsmist ( lett. allarmisti ) (neologismo indicante i propugnatori del riscaldamento globale antropogeno ndt) – capitanati proprio da Al Gore, il quale dichiarò : “ il loro habitat si sta sciogliendo.. meravigliosi animali, letteralmente estromessi dal pianeta”. (http:// tinyurl.com/yegzbtt )
In realtà, al momento della foto nessun orso polare si trovava in difficoltà.

Va detto che la situazione non è affatto così grave come Gore e compagnia pretendono che sia. Nel 2007, si segnalò che le calotte polari si stavano sciogliendo.. tuttavia le cifre fornite dalla National Oceanic and atmospheric administration degli SuA indicavano che a distanza di un anno quasi tutto il ghiaccio “perduto” si era ricostituito. (http:// tinyurl.com/34uhoj)
Di conseguenza venne invece divulgato con rilevanza che i livelli di ghiaccio si erano ridotti da 13 milioni di chilometri quadrati del gennaio 2007 a soli 4 milioni nell’ottobre 2007, alcuni mesi più tardi avevano ripristinato le proprie condizioni originarie ( 13 mln km2).
In realtà le cifre del 2008 indicavano che nella calotta dell’ Antartide ( emisfero Australe) vi era ben 1/3 di ghiaccio in più rispetto alla media del periodo, una notizia che ha avuto scarsissima eco, se non nulla sui media planetari. (http:// tinyurl.com/y9gg59u )

Cristopher Corner autore de “ The politically incorrect guide to global warming envirormentalism“ edito da Regnery Publishing inc. Washington DC 2007 ( Guida politicamente scorretta all’allarmismo su ambiente e riscaldamento globale ), sostiene che dietro alla posizione di Al Gore c’è dell’altro, ovvero che tramite contatti personali con Al Gore e il presidente Bill Clinton, nonché con ampio sostegno del movimento ambientalista, la società Enron ( energia ) era decisa a sfruttare la questione del riscaldamento globale per un ammontare pari a decine di MILIARDI di $.
Secondo Corner, un fattore che ha contribuito al collasso della Enron è stata l’indisponibilità degli SuA a giocare questa rischiosa partita.( basta una ricerca su qualsiasi motore di ricerca con la chiave “Enron”).
Forse potrebbe sorprendere che nel 1997 il capo della Enron, Ken Lay e l’amministratore delegato della British petroleum (BP) John Browne tennero alcune riunioni alla Casa bianca con il vice presidente Al Gore e al presidente Bill Clinton.
La loro agenda prevedeva di garantire che gli SuA si conformassero al Protocollo di Kyoto.
Sì. Avete letto giusto.
La BP ( la responsabile della catastrofe ambientale nel Golfo del Messico di fine aprile 2010 ) voleva che gli SuA aderissero a tale iniziativa. Per quale motivo ?
Tale ottemperanza al Protocollo di Kyoto avrebbe imposto rilevanti costi all’ industria energetica statunitense e a tutti coloro che usano l’energia – un’assai consistente tassa occulta. Da tale tassa occulta , BP ed Enron avrebbero ricavato miliardi di $, prelevati dalle tasche dei contribuenti degli SuA.
Quindi si potrebbe considerare Al Gore come colui che ha rivelato una verità che l’amministrazione Bush cercava di di nascondere. Naturalmente, per lungo tempo il fatto che Bush non fosse disposto ad avvallare e ad agire contro il riscaldamento globale venne considerata la prova che questo doveva essere reale ! Quando si tratta di cambiamento climatico, Al Gore potrebbe risultare di gran lunga più mascalzone di Bush!
Il climatologo statunitense dott. Robert Durrenberger ha dichiarato :”Al Gore mi ha indotto a tornare in campo, costringendomi a riprendere le ricerche di climatologia. A causa delle informazioni erronee sul cambiamento climatico che Al Gore e il suo esercito stanno diffondendo, ho deciso che i veri climatologi devono aiutare il pubblico a comprendere la natura del problema” (http:// tinyurl.com/yextbt2 )
Dove si trovano dunque i veri climatologi ?

Scienziati critici sul consenso

In epoca medioevale era opinione scientifica che Gea, la Terra, fosse piatta.
Al giorno d’oggi esiste il “ consenso scientifico” che il riscaldamento globale sia reale. Tuttavia per conseguire tale consenso vi sono attacchi personali, richieste di Delegittimazione degli scettici, ecc
A quanto pare, tali tattiche di prevaricazione erano necessarie per reggere la pretesa.
Il libro mastro del consenso sul riscaldamento globale è l’” Assessment report” stilato dall’ IPCC dell’ ONU (comitato Intergovernativo sul cambiamento climatico), che nel 2007 ha dichiarato che, rispetto ai livelli del periodo 1980 – 1999, entro il 2100 le temperature medie globali di superficie potrebbero aumentare fra gli 1.1 °C e i 6.4°C.
Tuttavia sul Wall street journal del 12 agosto 1996, il dott. Fred Seitz notava già che il SAR ( second Assessment report ) dell’ IPCC dell’ ONU, presentava serie problematiche.

Seitz scriveva :” questo rapporto dell’ IPCC dell’ ONU, così come tutti gli altri, viene tenuto in alta considerazione in gran parte in quanto rivisto da pari. Vale a dire che è stato esaminato, discusso, modificato e approvato da un gruppo internazionale di esperti. Questi scienziati hanno messo a repentaglio la propria reputazione. Non di meno tale rapporto non è affatto quel che sembra – non si tratta della versione approvata dagli scienziati coinvolti, elencati sul frontespizio. In oltre 60 anni di appartenenza alla comunità scientifica statunitense, compreso l’incarico di presidente dell’ Accademia nazionale delle scienze quanto dell’ American physical society, non mi è mai capitato di vedere una corruzione del processo di revisione dei pari più inquietante di quella avvenuta nel contesto degli eventi che hanno prodotto il rapporto dell’ IPCC dell’ ONU in questione “.
(http://www.sepp.org/archive/controv/ipcccont/item05.html)

Un secondo, conciso documento dell’ IPCC dell’ ONU, dal titolo “ Summary for policymakers” ( SPM), non coincideva con quanto dichiarato dalle centinaia di scienziati nel SAR. Il dott. Fred Seitz sosteneva che l’SPM travisava quello che gli scienziati avevano affermato, senza che costoro ne fossero a conoscenza o lo avvallassero.
Il professor Edward Wegman, incaricato di moderare il dibattito relativo al cosiddetto “grafico a bastone da hockey” – uno dei principali grafici in uso dai sostenitori del riscaldamento globale antropogenico - ha individuato 42 persone che pubblicavano assieme e inoltre effettuavano la revisione dei pari sulle reciproche produzioni documentali. In pratica contribuivano a far avanzare loro stessi e i loro colleghi con la medesima mentalità.
Gli scienziati scettici sul “riscaldamento globale antropogenico” asseriscono che numerosi colleghi condividono il loro punto di vista, ma temono di parlarne in pubblico ; secondo il dott. Nathan Paldor, scienziato dell’ atmosfera, docente di meterologia dinamica e oceanografia fisica presso l’università di Gerusalemme in Israele, nonché autore di oltre una 70ina di studi scientifici dice : “molti miei colleghi che ho interpellato condividono questa posizione e mi informano sull’ impossibilità di.. rendere pubblico il proprio atteggiamento scettico presso media pubblici o scientifici”. ( http://tinyurl.com/ydkzsgm )
Il dott. William Gray, pioniere della scienza relativa alla previsione degli uragani stagionali, ne condivide la convinzione e ha sostenuto che gli esseri umani non sono responsabili del riscaldamento di Gea (della Terra).
Gray da lungo tempo docente presso l’università statale del Colorado, SuA, ha detto :”stiamo facendo il lavaggio del cervello ai nostri bambini. Andranno a vedere il film di Al Gore e saranno rimpinzati di tutta questa roba. Ridicolo.”
Gray non nega il fenomeno, tuttavia sostiene che il responsabile del riscaldamento globale, di cui ammette l’esistenza, è un ciclo naturale delle temperature delle acque oceaniche – connesso alla quantità di sale in esse presente. Ad ogni modo, ha detto, il medesimo ciclo comporta che ben presto avrà inizio un periodo di raffreddamento globale che si protrarrà per vari anni.
“ Fra una decina o quindicina d’anni riesamineremo tutta la vicenda e ci renderemo conto di quanto sia stata assurda. L’impatto umano sull’atmosfera è semplicemente troppo esiguo per produrre effetti sulle temperature globali”. Ha aggiunto che questa convinzione lo ha escluso dai circuiti della scienza convenzionale.
“Mi inquieta il fatto che i miei colleghi scienziati non si pronuncino pubblicamente contro qualcosa di cui conoscono la voluta erroneità. Tuttavia sanno anche che se lo facessero non riceverebbero più sovvenzioni ( £€$), di cui al sottoscritto non importa nulla.”
( http://tinyurl.com/ycd3gnz )

Sfatato il grafico del” bastone da hockey”

La truffa del riscaldamento globale antropogeno verte essenzialmente sull’ottenimento di sovvenzioni ( £$€) governative, che a farne richiesta siano scienziati oppure dirigenti di aziende petrolifere. La principale tabella a sostegno della loro causa è il grafico a bastone da hockey, usato dall’ IPCC dell’ ONU per propugnare la nozione e la modalità di aumento vertiginoso del fenomeno. Anche il grafico, comunque, è andato soggetto a manipolazione. Tale diagramma è stato incluso come dato di fatto nel Third assessment climate ch’ange 2001 ( TAR) dell’ IPCC dell’ ONU, ed è stato ampiamente divulgato a partire dalla pubblicazione del rapporto.
La locuzione “ grafico a bastone da hockey” fa riferimento alla forma complessiva del diagramma delle temperature nel corso dell’ ultimo millennio; è stato prodotto modificando i dati delle temperature e le variabili, nonché generato da un algoritmo informatico.
Tuttavia un’approfondita analisi dei dati, l’algoritmo di Steve McIntyre e dell’ esperto di economia ambientale (?) dott. Ross McKitrick hanno evidenziato nella creazione del grafico, una condotta assai impropria e affatto scientifica.
A esempio, il diagramma “bastone da hockey” non riporta i ben noti periodi più caldi del periodo Medio evale Caldo ( MWP Medieval warm Period) di circa mille anni fa; un’epoca in cui i Vichinghi ( poi chiamati Normanni ) abitarono e coltivarono la Groenlandia ( Groen= verde+ Land = terra Terra Verde ) per secoli.
Il diagramma inoltre non mostra la Piccola Era Glaciale protrattasi dal 1350 al 1850 circa.
La Storia di quei periodi comprende nevicate su Paris a luglio, feste sul ghiaccio tenutesi a London, su un fiume Tamigi ricoperto da una coltre di ghiaccio di oltre 130cm, genti che si spostavano a piedi dalla penisola danese alla Scadinavia attraversando il mar Baltico ghiacciato, nonché altre genti che si postarono dall’isola di Manhattan al New Jersey attraverso il porto di New York ghiacciato anch’esso.

McIntyre e McKitrick hanno scoperto che l’algoritmo poteva produrre un grafico a forma di “bastone da hockey” in base a una tabella di numeri casuali. Non erano necessari dati delle temperature validi.
E ciò appare a dir poco una “magia”.. a dimostrazione del fatto che si tratta di maledette menzogne e statistiche.
Analogamente, in data 06 dicembre 2006 il geofisico David Deming dell’ università dello Stato dell’ Oklahoma ha reso una significativa testimonianza dinanzi al Senato degli SuA, riferendo che nel 1995, intorna al periodo in cui un suo documento veniva pubblicato sulla rivista Science, ricevette una email da una eminente ricercatrice dei cambiamenti climatici, in cui si affermava :” dobbiamo eliminare il periodo Medio evale caldo”.
( http://epw.senate.gov/hearing_statement.cfm?id=266543 )

La serie di memorandum trapelati dal CRU, ha confermato che i warmist globali erano consapevoli dell’ assenza del Periodo Medio evale caldo nel grafico in questione, ma lo hanno tenuto deliberatamente nascosto – un metodo affatto scientifico al sommo grado.
Non dovrebbe dunque sorprendere che colleghi dell’ esperto di economia ambientale Tennis Avery e del professor Fred Singer abbiano esaminato il lavoro di almeno 500 scienziati e tratto la conclusione che l’esistenza del riscaldamento globale antropogeno risulta assai dubbia, affermando peraltro che un innalzamento della temperatura può di fatto rivelarsi un fenomeno POSITIVO, dato che in passato repentini periodi freddi hanno ucciso il doppio di persone rispetto a quanto avvenuto in periodi caldi.

La petizione degli scettici sul riscaldamento globale

Quando si tratta di riscaldamento globale e cambiamento climatico, appare evidente che il bianco è nero e il nero sembra bianco.
Nel 1998 il dott. Arthur Robinson, direttore dell’ Istituto per la scienza e la medicina dell’ Oregon, Sua, ha postato la sua prima petizione degli scettici sul riscaldamento globale presso il sito www.oism.org ( Oregon Institute for Science and Medicine ).
In ultima analisi ha ricevuto le firme di oltre 17,000 cittadini statunitensi laureati in materie scientifiche. Comunemente è nota come “ Oregon Petition” ( ovviamente sconosciuta in Italia e non solo nota tsm ), l’iniziativa è divenuta il contrappeso al mantra che recita “ tutti gli scienziati concordano” , caro al popolo del cambiamento climatico antropogeno.

Alla fine del 2007, A.Robinson ha inviato una nuova copia della petizione ai firmatari originari, chiedendo loro di reclutare ulteriori scienziati competenti; attualmente la sua lista annovera all’ incirca 31,500 scienziati scettici provvisti di competenze scientifiche, di cui oltre 9,000 titolari di dottorato.
Si da il caso che quasi 31,500 scienziati scettici corrispondano a 12 x ( dodici volte ) il numero, di 2,500, dei revisori scientifici che a detta dell’ IPCC dell’ ONU formano il consenso scientifico.
Nel maggio 2008, A.Robinson ha tenuto una conferenza stampa presso il National Press club ( Ordine SuA nazionale della Stampa) di Washington dC, seguita da un pranzo ufficiale a Capital Hill, al quale erano invitati membri del Congresso degli SuA, e relativi assistenti.
Non sorprende che l’iniziativa sia andata quasi deserta.
Anche se la verità potrebbe non essere popolare, la petizione di Robinson ne afferma una :” non esistono convincenti riscontri scientifici a riprova del fatto che le emissioni umane di CO2, metano o altri gas “serra”stiano provocando, o provocheranno nel prossimo futuro, un catastrofico riscaldamento dell’atmosfera e un dissesto del clima della Terra”. ( la CO2 è il cibo essenziale alla vita vegetale, con cui le piante generano l’ Ossigeno ).
Punto e basta : nessun riscontro scientifico.
Il chimico dell’ Oregon avverte che “nessun altro rilevante problema scientifico è mai stato fronteggiato nel modo in cui l’ ONU hanno affrontato il riscaldamento globale “
(http://Canadafreepress.com/index.php/article/3214 )

Secondo A.Robinson l’ ONU hanno ospitato un grande raduno di scienziati e quindi un ristretto gruppo di “autori” ha compendiato le discussioni in un piano d’azione globale. Tuttavia , ha aggiunto Robinson, le Nazioni Unite NON hanno MAI prodotto ALCUNA PROVA che gli esseri umani stiano riscaldando il clima terrestre; ha peraltro notato che il comitato dell’ ONU sostiene che la CO2 è divenuta la colpevole “tramite il procedimento di esclusione “(?) - non di meno tale procedimento non è scientifico né ammissibile in tribunale.
( breve analisi concettuale di tsm : è come dire che se la lavatrice perde acqua, la colpa è dell’acqua che è uscita, non del tubo rotto, perché “escludiamo” a priori che quel tubo si possa rompere.)

La partita dei permessi di emissione

Quando si considerino i riscontri impiegati dai sostenitori del riscaldamento globale antropogeno, resta il fatto che sono ugualmente presenti riscontri a favore di NESSUN riscaldamento globale.
Un esempio citato a favore del riscaldamento globale è un ben pubblicizzato rapporto del Wwf in data 14 marzo 2005, in cui si sostiene che i “ghiacciai himalayani sono fra quelli che si ritraggono più velocemente a causa degli effetti del riscaldamento globale”.
Tuttavia il numero di settembre 2006 del Journal of Climate, rivista dell’ American meteorological society, riportava che “sui monti himalayani i ghiacciai sono in crescita, disorientando gli allarmisti del riscaldamento globale che hanno di recente dichiarato che tali ghiacci si stavano comunque restringendo in “virtù” del suddetto fenomeno… ( che dire…????)
In data 06 novembre 2001 l’agenzia internazionale di stampa Reuters, riportò che il “ gruppo ambientalista Greenpeace ha affermato che a causa dei cambiamenti climatici entro il 2015 la montagna più alta del continente africano potrebbe perdere la calotta di ghiaccio e le nevi perenni, minacciando di compromettere una già limitata fornitura d’acqua” (?).
Tuttavia, in un articolo sulla rivista Nature del 23 novembre 2003 si dichiarava che “ quantunque si sia tentati di imputare la perdita dei ghiacci al riscaldamento globale, alcuni ricercatori ritengono che la responsabilità primaria, con tutta probabilità, vada ascritta alla deforestazione delle colline pedemontane ( alla base dei rilievi ).”
Di recente vi sono stati allarmi presagenti disastri poiché il riscaldamento globale antropogeno minaccia di far disciogliere gran parte del ghiaccio che ricopre la Groenlandia. Non di meno, nel luglio 2007 alcuni ricercatori hanno riferito che all’ incirca ½ milione di anni fa, la Groenlandia ( terra verde), era di fatto verde, ricoperta di foreste.
Di chi fu colpa quella tendenza al riscaldamento ?…
( http://tinyurl.com/ybbolgo )
Il primo a identificare in modo cospicuo l’ambientalismo con una religione è stato lo scrittore e produttore cinematografico Michael Cricton ; accadde in un discorso tenuto nel 2003 ( http://tinyurl.com/yexhov ), nondimeno da allora il mondo è andato avanti e ora gli aderenti a tale dottrina mantengono una ferrea presa sul mondo (£$€) nel suo complesso.
L’aspetto triste della questione è che il problema del clima si è ridotto a un dibattito sulle emissioni umane di anidride carbonica, a sua volta ridottosi a un sistema di “permessi di emissione” nel cui contesto non si affronta il problema in modo serio, tuttavia i politici hanno escogitato il modo di tassare i maggiori inquinatori – spesso Nazioni sottosviluppate, le cui infrastrutture poggiano su macchinari di vecchia concezione e che, di conseguenza , inquinano ) ( nota : spesso dette attrezzature sono state loro vendute proprio da chi emette le multe ).
Persino uno dei principali sostenitori del riscaldamento globale , il dott. James Hansen – individuo paradossalmente implicato nel “Climagate” – è inorridito nel costatare che il problema viene ridotto a sistema dei “permessi di emissione” e a ridosso del summit di Kopenhagen di fine 2009 sul cambiamento climatico, nota :” in quel contesto venderanno indulgenze. I Paesi industrializzati intendono fondamentalmente continuare sulla solita strada, quindi ci si attende che comprino indulgenze fornendo in cambio esigue somme di danaro ai Paesi in via di sviluppo, nella forma di compensazioni e fondi di adattamento “.
( http://tinyurl.com/yhpfsgm ).
Il summit di Kopenhagen ha avuto luogo affinchè i politici potessero sfruttare questi fatti e annunciare una nuova forma di economia basata sul riscaldamento globale antropogeno, vale a dire “permessi di emissione”.

Ahimè, la fallacia delle scienza sulla quale si intendeva basare questa nuova forma di economia è franata sotto i loro piedi a causa del “Climagate” il che ha comportato che i politici internazionali hanno lasciato la capitale danese senza riuscire ad annunciare al mondo il loro giocattolo prediletto.
A questo punto ci si pongono alcuni quesiti :
fino a quando il giocattolo verrà inserito nel campo della politica internazionale ?
Verrà rilanciato, o semplicemente abbandonato per spianare la strada a un nuovo giocattolo ?
AB* Quando la gente diverrà consapevole che manifestare a queste conferenza fa solo il gioco dei politici e avvalora una menzogna quale il “ Riscaldamento globale antropogeno “ ?

Forse se ne accorgeranno quando in un luglio futuro prossimo la temperatura sarà di 5 °C..
( e i politici saranno emigrati in Paesi caldi..)

Autore Philip Coppens collaboratore della rivista scientifica Nexus

Fonte Tratto dal numero 85 aprile-maggio 2010 Nexus Italia
AB* e altri precedenti commenti Tsm ( citati)

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