Il professor Antonino Zichichi e il premio Nobel per la Fisica Tsung Dao Lee apriranno domani mattina alle 9.30, presso la fondazione Ettore Majorana di Erice, i lavori della 42esima edizione dei Seminari internazionali sulle emergenze planetarie. Disarmo nucleare, energia e clima, sono i punti focali dell'assise scientifica che vede la partecipazione di 120 scienziati provenienti da 70 universita' e laboratori di ricerca di tutto il mondo. A Erice si parlera' anche di numerose altre emergenze che minacciano il nostro pianeta: dall'inquinamento ambientale e le ripercussioni sulla salute dell'uomo, alla sicurezza dell'informazione nell'era della globalizzazione.
Nei giorni scorsi il comitato italiano di gestione del Protocollo di Kyoto ha lanciato un allarme sul conto che l'Italia dovra' pagare per rispettare il tetto imposto alle emissioni di CO2. Un conto salato, che ammonta a 555.000.000 milioni di euri solo per l'anno in corso, risultato di 37 milioni di tonnellate di anidride carbonica in eccedenza. Critiche a Kyoto giungono dagli scienziati della World Federation of scientist (Wfs), riuniti ai Seminari internazionali di Erice sulle emergenze planetarie. "Il protocollo di Kyoto non ha fondamento scientifico", esordisce il direttore dell'Institute of Global Climate and Ecology di Mosca, in una delle relazioni introduttive dei Seminari. "Sulla questione dei cambiamenti climatici non si puo' terrorizzare il mondo". D'accordo con il collega russo anche il presidente della Wfs, Antonino Zichichi: "Kyoto non e' la soluzione al problema dell'inquinamento ambientale. Occorre migliorare la matematica dei modelli.Non e' vero, contrariamente a quanto si pensa, che qualcuno puo' dimostrare oggi che le variazioni climatologiche siano una conseguenza delle attivita' umane", sottolinea Zichichi. Alla Conferenza Onu di Copenaghen di fine anno, percio', conclude lo scienziato, "i negoziatori farebbero bene a mettere sotto analisi il valore rigorosamente matematico di questi modelli climatici. Bisogna evitare l'olocausto ambientale. Intendo dire che non si possono buttare a mare miliardi di dollari, o milioni di euro, nell'illusione di risolvere problemi che non sono stati ancora capiti, come la formazione delle nuvole". (AGI)
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