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Almeno 50 morti, dispersi e migliaia gli sfollati. Panico in Abruzzo per il terremoto di magnitudo 5,8 gradi della scala Richter (pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli) che alle 3,32 ha colpito la regione. Si scava tra le macerie, anche a mani nude. Crollata la Casa degli studenti: estratto vivo uno studente. Altri sette sono intrappolati. Salvata anche una donna di 50 anni. Continuano le scosse. Tantissime le persone che a piedi stanno lasciando la città. Inagibile al 90% l'ospedale S. Salvatore. Almeno 15mila gli edifici danneggiati. Gli sfollati sarebbero tra i 45 e i 50 mila.
L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo, Collimento e Villagrande. La scossa (Magnitudo 5.8 - Magnitudo
Richter - 6.2 Mw=magnitudo momento) è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4.37 italiane con magnitudo pari a 4.6.
Le vittime sono almeno 50, ha riferito, il ministro dell'Interno Roberto Maroni. A L'Aquila 8 vittime, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private. Cinque le vittime a Castelnuovo, cinque a Poggio Picenze (tre bambini e due mamme di origine slave), una a Tornimparte, due a Fossa tra cui una bimba, una a Totani e due a Villa Sant'Angelo. Tragedia anche a Onna dove ci sono stati 8 morti e 30 dispersi. I cadaveri di sedici delle vittime si trovano all'obitorio dell'ospedale Civile dell'Aquila dove sono state assistite e ricoverate alcune centinaia di persone rimaste ferite in seguito al sisma. I feriti più gravi sono stati trasferiti con elicotteri in altre Regioni. Colpito anche il convento di Santa Chiara di Paganica dove si scava tra le macerie.
Crolli e studenti sepolti. Numerosi i crolli a L'Aquila. Crollata la chiesa delle Anime Sante, nel centro storico. Danni alla Cattedrale. Crollata anche una parte della Casa dello Studente in via XX Settembre: sette gli studenti intrappolati sotto le macerie. Uno è stato estratto vivo. Crolli anche in via Campo di Fossa dove è crollato un condominio di cinque piani sotto il quale è molto probabile che siano intrappolate intere famiglie.
Una donna sepolta viva. Sempre all'inizio di via XX settembre è crollata una palazzina di tre piani degli anni 50. I vigili del fuoco stanno lavorando a mani nude per estrarre dalle macerie una donna ancora viva, Angela che parla con i soccorritori. Sembra che nella palazzina abitino otto famiglie. Tre persone sono state estratte vive poco dopo la prima scossa.
Caos nell'ospedale S. Salvatore. Secondo un manager dell'Asl l'ospedale è inagibile al 90%.
Alessandro Mastromarino, chirurgo vascolare, descrive una «situazione drammatica, alcuni pazienti sono stati evacuati in una chiesa vicina, in attesa dell'ospedale di campo». Si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di Ginecologia. La cappella dell'ospedale è diventata la corsia più affollata dove i medici stanno curando i numerosi feriti. Molti reparti sono stati trasferiti nei tunnel considerati più sicuri dai tecnici. È crollato anche l'obitorio: le salme, e non solo quelle delle vittime del terremoto, sono state trasferite sempre passando davanti ai feriti in un altro spazio.
Migliaia i feriti e gli sfollati, nella città abruzzese. Sono stati fatti convergere nello stadio, mentre si registrano altri crolli, anche a causa di una nuova scossa poco dopo le nove.
Tempera, un paese distrutto. Sei le vittime nel paese a sette chilometri dall'Aquila. Fabiano Ettorre, volontario della protezione civile, ha riferito che sotto le macerie ci sono ancora dei corpi e si continua ancora a scavare. Almeno cinque le persone estratte ancora vive. Si scava a mani nude, alcuni iondossano caschi da moto. Crollata anche la chiesa, un edificio moderno. Sventrate le case. La gente circola tra le macerie, attonita. Danneggiata pesantemente anche l'antica chiesa tratturale di Santo Stefano che si trova poco prima dell'arrivo a Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere.
«La situazione è drammatica - ha detto il portavoce della Protezione civile Luca Spoletini - Lo scenario è di centinaia di edifici crollati, migliaia di sfollati, numerose vittime, di cui non facciamo ancora un bilancio ufficiale».
L'Aquila è spettrale: lungo le strade mezzi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, mentre le persone camminano lungo i marciapiedi stando attenti a non avvicinarsi ai palazzi quasi tutti visibilmente colpiti dal sisma.
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L'AQUILA, Italy — A powerful earthquake in mountainous central Italy knocked down whole blocks of buildings early Monday as residents slept, killing at least 50 people and trapping many more, officials said. Tens of thousands were homeless.
The earthquake's epicenter was about 70 miles (110 kilometers) northeast of Rome near the medieval city of L'Aquila. It struck at 3:32 a.m. local time (0132 GMT, EDT Sunday) in a quake-prone region that has had at least nine smaller jolts since the beginning of April. The U.S. Geological Survey said Monday's quake was magnitude 6.3, but Italy's National Institute of Geophysics put it at 5.8.
Interior Minister Roberto Maroni, arriving in L'Aquila hours after the quake, said at least 50 people had been killed and that the toll was likely to rise as rescue crews clawed through the debris of fallen homes.
L'Aquila is the capital of the Abruzzo region and lies in a valley surrounded by the Apennine mountains. The quake hit 26 towns and cities in the area. Castelnuovo, a hamlet of about 300 people 25 kilometers (15 miles) southeast of L'Aquila, appeared hard hit, and five were confirmed dead there.
L'Aquila Mayor Massimo Cialente said about 100,000 people were homeless. It was not clear if that estimate included surrounding towns. Some 10,000 to 15,000 buildings were either damaged or destroyed, officials said.
Premier Silvio Berlusconi declared a state of emergency, freeing up federal funds to deal with the disaster, and canceled a visit to Russia so he could deal with the quake crisis.
Condolences poured in from around the world, including from President Barack Obama and President Abdullah Gul, president of quake-prone Turkey.
In L'Aquila, slabs of walls, twisted steel supports, furniture and wire fences were strewn about the streets and gray dust carpeted sidewalks, cars and residents.
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