sabato 13 dicembre 2008

Classifica qualità della vita Italia oggi 2008 - Trieste precipita.

In Italia nel 2008 si vive peggio che nel 2007: E' il principale dato che emerge dall' “Indagine sulla qualità della vita nelle province italiane” firmata da Italia Oggi, giunta alla sua decima edizione.

In marcato arretramento rispetto al 2007 il numero di province in cui la qualità della vita è buona o almeno sufficiente e un parziale peggioramento nei grandi centri urbani del nord. Sono questi i principali risultati dell’indagine. Davanti a tutti Siena, dove si sta meglio, mentre quella di Agrigento è la provincia dove si vive peggio. A determinare le posizioni è una valutazione complessiva su diverse voci, tra cui Affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, servizi, tempo libero e tenore di vita.
Dopo un triennio durante il quale si erano manifestati chiari segnali di deterioramento – 54 le province in cui qualità della vita era risultata scarsa o insufficiente nel 2005, contro le 48 del 2004 e le 46 del 2003 – e la parziale inversione di tendenza del biennio 2006-2007, con 45 province nel 2006 e 46 province nel 2007, quest’anno in ben 55 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente, il peggiore dato degli ultimi 6 anni.

CROLLO DEL NORD-OVEST Nella classifica del 2008 si trovano nei gruppi 3 (scarsa qualità della vita) e 4 (insufficiente qualità della vita) ben 12 province del nord ovest, contro le 3 dello scorso anno, di nuovo nessuna provincia del nord est, 9 province del centro contro le 7 del 2007 e 34 province del sud, contro le 36 della passata edizione dell’indagine. Segno che, a fronte di una sostanziale stabilità della situazione sul versante della qualità della vita nel nord est, centro e Mezzogiorno, assistiamo quest’anno ad un vero e proprio crollo del nord ovest. La spaccatura tra Italia centro settentrionale e Italia meridionale non si attenua, e si accompagna ad una nuova frattura, tra nord ovest e nord est del Paese

Se si esamina il quadro relativo ai grandi centri urbani, la situazione non cambia, anche se offre un quadro più frastagliato: qualità della vita in lieve peggioramento nei centri urbani dell’Italia settentrionale; Milano si attesta sulle stesse posizioni del 2007, passando dal 29° al 31° posto nella classifica generale. Roma sale di 29 posizioni in classifica dal 58° al 29° posto.

CRIMINALITÀ - È Bologna la provincia meno sicura, agli antipodi c'è invece Matera. Genova conta il maggior numero di borseggi, Modena e Savona il maggior numero di furti d'auto e in appartamento. A Napoli si concentrano le rapine, a Isernia le truffe.

DISAGIO SOCIALE - Trieste e Gorizia sono i territori in cui il problema si sente meno. Gli infortuni sul lavoro capitano soprattutto a Rimini, i suicidi o tentativi di suicidio si concentrano a Vercelli e Trieste.

SERVIZI - La provincia di Aosta è quella che ne offre di più ai cittadini. Fanalino di coda Prato. Siracusa è la provincia che mette a disposizione più insegnanti, Grosseto più medici ospedalieri, Crotone più posti letto nei centri di cura.

TEMPO LIBERO - In cima alla classifica c'è Firenze, che è la provincia che conta anche il maggior numero di associazioni. Ancona è al primo posto per l'offerta di palestre, Sondrio per le sale cinematografiche, Parma per le librerie.

TENORE DI VITA - Il più alto è a Milano (qui le pensioni medie sono le più alte di Italia, come anche i depositi bancari pro capite), il più basso ad Agrigento.

Ecco uno stralcio della classifica, con le prime e ultime posizioni e alcune tra le principali province.

Nessun commento: