Altro che fine d’anno col botto: il 2011 potrebbe finire in silenzio. O almeno sottovoce. Lo sperano i sindaci di Bari, Torino e Venezia che hanno deciso di festeggiare l’arrivo del 2012 vietando fuochi d’artificio e ogni strumento utile a provocare eccessivo rumore. Ogni botto costerà multe salatissime. Il sindaco di Bari firmerà oggi stesso l’ordinanza.
Ieri l’annuncio sulla rete «Servirà a tutelare la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi.
È chiaro che si tratta solo dell’inizio ma occorre fare il primo passo per un salto di civiltà». Bari è la prima città in Puglia ad emanare il divieto e si associa agli oltre 830 comuni italiani nei quali il divieto è già in atto. I dati sono stati resi noti dall’Aidaa, l’associazione italiana in difesa di animali e ambiente. Una delle tante che si batte per far cessare festeggiamenti troppo rumorosi e dannosi soprattutto per gli animali.
Allo scoccare della mezzanotte sarà difficile monitorare la città che esplode ma il sindaco di Bari non ha dubbi: «Saranno multati, per centinaia di euro, i proprietari e gli affittuari che autorizzeranno l’uso dei balconi per far esplodere botti. L’ordinanza disporrà che le forze dell’ordine riprendano con telecamere e macchine fotografiche quanto accade in città». Poi partirà la caccia ai responsabili.
Sottofondo musicale rigorosamente soft anche per Venezia dove l’ordinanza anti-botti è già pronta. La polizia municipale ha previsto pesanti sanzioni per chiunque adotterà comportamenti che possano «turbare la tranquillità o compromettere la sicurezza dei cittadini». In particolare sabato 31 e domenica 1 gennaio sarà vietato andare in giro per calle con materiale esplodente, accendere fuochi o petardi. In particolare sarà monitorata l’area marciana, piazza Ferretto e le zone vicine a Mestre.
A Roma il sindaco Gianni Alemanno fa appello alla moderazione. I milanesi, per un’ordinanza anti-smog, rischiano di dover buttare i botti. Pena multe da 500 euro. Con il raggiungimento del settimo giorno consecutivo di alti livelli di inquinamento è scattata in automatico la fase 1 dell’ordinanza che prevede, appunto, il divieto di uso di accensione di fuochi d’artificio. Anche dal comune di Firenze un invito ai cittadini: niente esplosioni.
Solo musica e allegria anche a Torino: il Comune ha già annullato il tradizionale spettacolo dei fuochi di mezzanotte. In piazza Vittorio Veneto suonerà solo l’orchestra di Renzo Arbore. La decisione è partita dall’assessorato all’Ambiente che si è limitato ad applicare il regolamento a tutela degli animali. Quindi veto assoluto per lo scoppio di fuochi d’artificio, sanzioni fino a 500 euro e, nei casi più gravi, denuncia penale. I botti fanno morire di paura circa 5mila animali all’anno tra domestici e selvatici: in questi casi troverebbe applicazione anche il nuovo articolo del codice penale sul reato di maltrattamenti degli animali. I rumori assordanti ed improvvisi disturbano anche gli uomini oltre al fatto che i botti sono sempre pericolosi. Per il Codacons anche usarli correttamente provoca un pericoloso aumento delle polveri sottili che mette a serio rischio la salute di chi soffre di patologie respiratorie. I soggetti più a rischio restano gli anziani e i bambini.
fonte : messaggero.it (NO immagine)
Speriamo che l'ordinanza venga emessa pure a Trieste.
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