venerdì 15 aprile 2011

Corte di Giustizia Europea : i fornitori di servizi internet ( provider) non possono essere costretti a filtrare il traffico degli utenti

Un fornitore di servizi internet (isp) ( provider ) non può essere costretto a filtrare il traffico dei suoi utenti per controllare violazioni del copyright: nella sua opinione preliminare l'avvocato generale alla Corte di Giustizia europea, Pedro Cruz Villalón, sottolinea che "l'installazione di sistemi per filtrare e bloccare (contenuti, ndr) è una restrizione del diritto di rispettare la privacy delle comunicazioni e del diritto alla protezione dei dati personali: entrambi sono protetti dalla Carta dei diritti fondamentali (dell'Unione europea, ndr)".

È l'ultimo capitolo di una battaglia regale che risale al 2007. Sabam è l'organizzazione belga che riunisce autori, compositori ed editori: aveva ottenuto una sentenza che imponeva a Scarlet, un fornitore di servizi internet, di impedire che i suoi utenti scaricassero materiali protetti da copyright, come i brani musicali. In particolare, l'isp doveva provvedere entro sei mesi ad adottare le misure tecnologiche adatte a controllare il traffico di dati e prevenire infrazioni del diritto d'autore. Ma l'azienda si è rivolta alla corte di appello di Bruxelles che, a sua volta, ha chiesto alla Corte di giustizia europea se l'adozione del sistema di monitoraggio avrebbe potuto violare le normative su privacy e protezione dei dati.

L'avvocato Pedro Cruz Villon sottolinea nel suo parere, invece, che non si può essere certi a priori del contenuto dei file per sapere se hanno infranto o meno la normativa sul copyright. Inoltre, un sistema di controllo coinvolgerebbe anche utenti che comunicano con l'isp belga. Ma Villon evidenzia che "una restrizione dei diritti e delle libertà degli utenti di internet come quella in discussione sarebbe permessa soltanto se fosse adottata su basi legali nazionale che fossero accessibili, chiare e predicibili".

Esulta Rick Falkvinge, leader svedese del partito dei pirati. Nel suo blog scrive che "nessun tribunale può imporre di filtrare i contenuti a un isp, in particolare non per una applicazione di copyright monopolistico". E prevede che il parere della Corte di Giustizia avrà influenza anche in altre nazioni.

fonte : Sole24h

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