martedì 26 gennaio 2010

Sea Shepherd annuncia una campagna nel Mediterraneo in difesa del tonno rosso

La Sea Shepherd Conservation Society non si riposerà molto dopo la fine della stagione della caccia alla balena condotta dai giapponesi, alla conclusione dell’Operazione Waltzing Matilda.

Ambo le navi di Sea Shepherd, la Steve Irwin e la Bob Barker, si recheranno nel Mediterraneo dall’Oceano Australe. L’obiettivo sarà di intercettare coloro che conducono operazioni illegali di pesca al tonno rosso e di opporsi a loro.

“Dobbiamo rendere consapevole il pubblico internazionale del fatto che una delle specie di pesci più singolari al mondo, il tonno rosso, è in via di estinzione a causa delle operazioni di pesca illegale alimentate dall’insaziabile domanda del Giappone per questo pesce costoso” ha dichiarato il Capitano Paul Watson, Fondatore e Presidente di Sea Shepherd.

Due settimane fa, un singolo tonno rosso è stato venduto al Giappone per 111.000 sterline.

Con questa taglia così elevata sulla testa di questa specie, i giorni della sua sopravvivenza sono contati. Man mano che il pesce diventa più raro, i prezzi a cui si venderà saranno più alti. Queste sono l’economia e la politica dell’estinzione.

Il settore del tonno del Mediterraneo, che è sostenuto da decine di milioni di euri in sussidi, ha portato il tonno rosso sull’orlo dell’estinzione. Il numero degli esemplari è a tre anni dal collasso totale.

Eppure la corruzione e il crescente valore di mercato del tonno rosso intralcia qualunque vero sforzo di conservazione.

I membri della Convenzione di Washington (CITES) si incontreranno a marzo per dibattere se proibire il commercio del tonno rosso. Eppure, nella fase precedente a questo incontro, l’Unione Europea ha tolto dai propri programmi il tonno rosso al fine di non offendere i pescatori della Francia, di Malta, dell’Italia e della Grecia.

Il Presidente della repubblica francese ha cercato di proibire la pesca del tonno rosso ma è stato messo alle strette dai pescatori del suo stesso Paese. Ora egli sta tentando di proibire le esportazioni di tonno rosso in Giappone, e questo aiuterà molto, ma i pescatori francesi hanno minacciato di bloccare i porti se non ottengono quello che vogliono.

Questo è un anno fondamentale nella battaglia per salvare il tonno rosso.

La Sea Shepherd Conservation Society intende affrontare i bracconieri e non cederà di fronte a minacce e violenze da parte dei pescatori. Le nostre campagne nell’Oceano Australe contro i balenieri giapponesi negli ultimi sei anni ci hanno conferito l’esperienza e la risolutezza necessarie per affrontare i bracconieri in qualunque parte del mondo.

“Potremmo perdere una nave, ma perdere una nave è preferibile alla perdita del tonno rosso come specie” ha affermato il Capitano Paul Watson “Le navi si rimpiazzano, le specie no”.

Traduzione effettuata da B.Abatti – Testo originale consultabile presso: http://www.seashepherd.org/news-and-media/news-100122-1.html

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