lunedì 24 agosto 2009

I graffiti in mostra a Parigi

www.tsmagazine.co.uk
Fino al 29 novembre l'omaggio della Fondation Cartier alla Street Art


I Graffiti nascono alla fine degli anni '60, dalla mente dei ragazzi di Manhattan, del Bronx, di Brooklyn. I componenti del movimento si definiscono "writers": influenzati dai cartelloni pubblicitari e dai fumetti creano una nuova forma di espressione costruita attorno a nomi e iniziali, le "tag", ovvero nome in codice. Questa firma, composta dal loro soprannome e numero dell'indirizzo di casa (Barbara 62, Stay High 49) deve essere disegnata sulle mura di edifici pubblici o veicoli nel modo più originale possibile.

Le metropolitane sono le preferite: più la location è difficile da raggiungere più la bravura nel tratto deve raffinarsi. Alla fine degli anni '70, i writers più bravi vengono invitati dalle gallerie ad esibire i loro lavori (su tela, questa volta). In quegli stessi anni, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, non ancora artisti noti, presentavano la loro arte sulle stesse superfici usate dai writers, usando anch'essi le tag.

"Born in the Streets-Graffiti" celebra questo movimento artistico di strada con una mostra a 360 gradi. Nella prima parte della mostra, una serie di fotografie, film e bozzetti esploreranno la nascita dei Graffiti a New York, grazie a tre importanti pionieri del movimento, Phase 2, Part 1 e Seen, invitati per creare dipinti su muro a larga scala.

La seconda parte dimostrerà l'attuale vitalità del movimento attraverso lavori site-specific creati da artisti di tutto il mondo,
Basco-Vazko(Santiago, Chile),
Cripta (São Paulo),
Jonone (Paris),
Olivier, Kosta-Théfaine (Paris),
Barry McGee (San Francisco),
Nug (Stockholm).

Il tutto corredato da un vasto programma che include documentari, film e cortometraggi.

Born in the Streets - Graffiti
7 Luglio - 29 Novembre 2009
Fondation Cartier pour l'art contemporain
261, Boulevard Raspail, Parigi

style.it©

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