pubblicato 09 giugno 2008
Dopo l'inflazione a causa del tasso €/£ira ( beni e servizi hanno aumentato il loro valore del 200% mentre le retribuzioni ( ma solo quelle di lavoro dipendente) ora valgono il 50 % ) da cui è impossibile difenderci se non acquistando all' estero , ora anche il caro petrolio sta spremendo i risparmi di milioni di persone in tutta €uropa, e nessuno rinuncia ai carburanti ; si perchè il mezzo privato, la comodità dei nostri veicoli sono divenuti irrinunciabili. La benzina in meno di 6 mesi nella provincia di Trieste ha superato, in un distributore del centro città ben 1.54 €uri, 3000 care vecchie e valorose lire.
Quando la £ira valeva poco giustificavano il tutto dicendo che conveniva per le esportazioni, il turismo ecc, ma ora che è il dollaro in questa "vantaggiosa " posizione, per logica il petrolio dovrebbe valere LA META', invece no..
Dato che non vogliono spiegare il motivo per il quale il prezzo del petrolio è in $ dollari e non in €uri, e l' €uro vale 1.46 $, cioè l'€uro vale 1 volta e 1/2 circa un dollaro, comunque il prezzo dei carburanti in €uropa continua a crescere invece che calare come logica vuole.
C'è una sola ed economicissima difesa dalla speculazione in atto :
bicicletta, a piedi o con i mezi pubblici : abbassando la domanda , i prezzi devono per forza calare, è una legge del mercato ( certo in 'talia le cose vanno sempre diversamente.. ).
oltre a guadagnarci la nostra salute, e il vostro portafogli.
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