giovedì 15 maggio 2008

Birmania : l' India aveva avvisato

pubblicato 14 maggio 2008
Nuovo bilancio ufficiale delle vittime del passaggio del ciclone Nargis sul Myanmar: la tv di Stato ha aggiornato a 27.000 il conto dei morti. Una cifra impressionante che però non è ancora la definitiva visto che, secondo quanto dichiarato da organi ufficiali, i dispersi sono oltre 41mila.

Intanto si viene a sapere che l'India aveva avvisato la Birmania dell'arrivo del ciclone con 48 ore d'anticipo.I mass media ufficiali hanno lanciato l'allarme contro la possibilità di epidemie: la radio statale ha esortato la popolazione ad avere cura della propria salute e a "bere acqua solo dopo averla fatta bollire", a "tenere gli insetti lontano dal cibo", a "mangiare frutta fresca", a "servirsi di gabinetti puliti" e a "gettare sistematicamente via l'immondizia" invece di tenerla in casa, sollecitando inoltre i connazionali a "stare attenti alle zanzare e al pericolo dei serpenti".
Tutti avvertimenti suonati paradossali in un Paese dove si contano oltre quindicimila morti e un numero almeno doppio di dispersi, con centinaia di migliaia o forse milioni di senzatetto e interi villaggi spazzati via; il 95 per cento delle case è andato distrutto a Bogalay, sul delta dell'Irrawaddy, la città maggiormente colpita dove si contano ben due terzi delle vittime, circa diecimila. Nella stessa Yangon, la vecchia capitale già nota come Rangoon e principale centro birmano, a quattro giorni dalla catastrofe sei milioni di abitanti rimangono senza acqua potabile né elettricità, mentre rifiuti e detriti vanno continuando ad accatastarsi gli uni sugli altri.
L'emittente di regime ha anche invitato a recarsi senza indugio in ospedale, ma in massima parte i civili non disporrebbero dei mezzi per spostarsi nemmeno in condizioni normali; e il principale nosocomo di Yangon è semi-distrutto, con i reparti di cardiologia e oncologia letteralmente annientati. Per di più la già precaria rete dei trasporti è nel caos, molte strade essendo del tutto impraticabili e decine di imbarcazioni ormai inservibili perché danneggiate dalla furia degli elementi.
L'India aveva avvisatoL'India avvertì la Birmania ( Paese governato da un regime militare maoista comunista ) dell'arrivo del ciclone Nargis con quarantott'ore di anticipo. "Indicammo alle agenzie di Myanmar il punto d'impatto del ciclone, la sua forza e tutti gli altri aspetti", ha riferito il portavoce del Dipartimento meteorologico indiano, B.P. Yadav. Il dipartimento è incaricato dall'Organizzazione mondiale meteorologica dell'Onu di tenere d'occhio i cicloni nella regione asiatica. La dichiarazione di Yadav avvalora l'accusa della 'first lady' statunitense, Laura Bush, alla giunta militare birmana di non avere avvertito la popolazione dell'imminente minaccia.
San Suu Kyi critica il governoIl partito di Aung San Suu Kyi, la leader dell'opposizione birmana da tempo agli arresti domiciliari, ha definito "del tutto inaccettabile" la decisione della giunta militare di confermare il referendum costituzionale anche dopo il passaggio del ciclone Nargis. Le autorità birmane hanno rinviato di alcune settimane il referendum sulla nuova costituzione nelle regioni colpite dal ciclone tropicale, mentre la consultazione si terrà come previsto il 10 maggio nel resto del paese.
Italiani in fugaE' formato da 15 persone il gruppo di italiani che sta per rientrare dalla Birmania: i 15, partiti il 25 aprile scorso con un viaggio organizzato da un tour operator, lasceranno Bangkok in nottata e faranno rientro all'aeroporto di Fiumicino. La maggioranza sarebbe dovuta rientrare proprio in questi giorni, altri due avevano scelto un'estensione del viaggio in Cambogia, che faranno nei prossimi giorni. I 15, che si trovavano a Rangoon, sono stati accompagnati a Bangkok dove già si trovano in vista della partenza per l'Italia.
fonte TGCom

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